«Le categorie binarie di genere con il loro portato di norme socialmente imposte e di espressioni di genere rigidamente codificate si vanno sgretolando. Questo sfaldamento non si articola solo (o tanto) nell’elaborazione teorica femminista e queer, ma soprattutto nelle vite materiali delle nostre comunità, sui nostri corpi, nelle nostre relazioni. Una crescente presa di parola e visibilità mette in luce le esistenze, le rivendicazioni e i corpi delle persone trans*, non binarie, lesbiche, queer e delle altre infinite possibilità che si discostano dalla norma eterosessuale e cisgenere. [...] L’arte in generale, e quella visiva in particolare, giocano un ruolo cruciale in questo processo di visibilizzazione» scrivono Sarah Di Nella, Ginevra Cassetta, Marta Capesciotti, le curatrici di Gender Illustration [she, they, he] nel testo introduttivo al catalogo della mostra collettiva realizzata per Drag Me Up Queer Art Festival nel 2021, che propone le Illustrazioni e tavole di 24 artistǝ.
Il ricavato del catalogo Gender Illustration [she/they/he] va al progetto Casa rifugio Marcella di Folco, un rifugio per persone trans* e non binarie.
Sarah Di Nella, Ginevra Cassetta e Marta Capesciotti sono le curatrici di Bande de femmes, #BDF, banda di donne, gang di donne, ma anche gioco linguistico con Bande dessinée (il termine francese per indicare le strisce illustrate dei fumetti), un festival di fumetto e illustrazione a partire dalle artiste; illustratrici e fumettiste organizzato dalla Libreria femminista Tuba, che si trova a Roma nel quartiere Pigneto.