È proprio dal bisogno di raccontare la propria storia, e quella degli altri, che nasce il progetto “Supernovae”, una serie di collage analogici realizzati utilizzando fotografie del proprio e altrui archivio familiare. L’idea è quella di preservare la memoria e prendersi cura delle storie di vita, valorizzandole attraverso una nuova interpretazione. Quindi, raccontare e conservare nuovi ricordi. Ogni collage ha una propria cornice anch’essa con un proprio vissuto (in quanto recuperata in qualche mercatino dell’usato) e che, come fosse un vestito cucito su misura, ne esalta la bellezza e i punti di forza. In tutti i lavori centrale è il tema del vuoto, l’assenza di qualcosa o di qualcuno, di un luogo o di un tempo lontano: ciò si evince dal taglio netto dei soggetti o parti delle foto che vengono poi assemblate con altre immagini assumendo nuovi significati, nuove storie e identità. Una Supernova è una stella che esplode, è una stella che muore ma che morendo libera una tale quantità di energia da splendere più di un’intera galassia. Siamo tutti grandi stelle, siamo tutti supernove. E la nostra storia deve essere raccontata.